Il Tibet e la commemorazione il 10 marzo della 'rivolta' della CIA nel 1959
Le notizie sul Tibet che i media non raccontano
Published Apr 8, 2008 8:10 PM
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(22 marzo 2008)
Il Tibet è diventato il fronte di una nuova lotta di liberazione
nazionale? Oppure lì sta accadendo qualcosa altro?
I media di notizie USA sono riempiti con storie su avvenimenti che si
svolgono in Tibet. Comunque, ogni rapporto di notizie, pare includere una nota
che molto di quanto riferiscono non possa essere confermato. Le fonti dei
rapporti sono vaghe e sconosciute. Se la procedura del passato è un
indicatore, è probabile che le loro fonti primarie siano il Dipartimento
di Stato USA e la CIA.
Una fonte spesso citata è John Ackerly. Chi è Ackerly? Come
presidente della Campagna Internazionale per il Tibet, lui ed il suo gruppo
sembra operino strettamente con il governo USA, entrambe il Dipartimento di
Stato ed il Congresso, come parte delle loro operazioni riguardanti il Tibet.
Durante la Guerra Fredda, il compito con base a Washington di Ackerly era di
lavorare con "dissidenti" in Europa orientale, particolarmente della
Romania nel 1978-80.
Una agenzia di sicurezza privata internazionale a Washington, la Harbor
Lane Associates, elenca come suoi clienti Ackerly e la Campagna Internazionale
per il Tibet, assieme all'ex Direttore della CIA e Presidente USA George
H.W. Bush ed all'ex capo del Pentagono William Cohen.
La AP, la Reuters e le altre agenzie di news occidentali citano tutte
Ackerly come una fonte principale per rapporti esagerati sugli scontri che sono
appena avvenuti in Tibet. Per esempio, il 15 marzo la MSNBC riferiva:
“John Ackerly, della Campagna Internazionale per il Tibet, un gruppo
che sostiene le richieste per l'autonomia tibetana, in una dichiarazione
via e-mail ha detto di temere che 'centinaia di tibetani siano stati
arrestati e vengano interrogati e torturati'".
Qiangba Puncog, un tibetano che è presidente del Governo Regionale
Autonomo del Tibet, ha descritto la situazione in modo piuttosto differente ad
un briefing per la stampa il 17 marzo a Pechino.
Secondo china.org.cn, il sito web di stato della Cina, il leader tibetano
ha detto che il 14 marzo gli alleati dell'esiliato Dalai Lama "si sono
impegnati in sconsiderate percosse, saccheggi, devastazioni ed incendi e le
loro attività si sono presto propagate in altre parti della città.
Queste persone si sono concentrate su negozi lungo la strada, scuole elementari
e medie, ospedali, banche, impianti dell'energia e delle comunicazioni ed
organizzazioni dei media. Hanno appiccato il fuoco a veicoli di passaggio,
inseguito e percosso passeggeri sulla strada e hanno lanciato assalti a negozi,
stazioni del servizio telecomunicazioni ed uffici governativi. Il loro
comportamento ha causato gravi danni alla vita ed alla proprietà della
gente locale ed indebolito seriamente la legge e l'ordine a Lhasa.
"Tredici civili innocenti sono stati bruciati o pugnalati a morte il
14 marzo nel tumulto a Lhasa e 61 poliziotti feriti, sei dei quali
gravemente", ha detto Qiangba Puncog.
"Le statistiche dimostrano anche che i rivoltosi hanno dato fuoco ad
oltre 300 abitazioni, comprese case residenziali e 214 negozi e fracassato e
bruciato 56 veicoli. ...
“Qiangba Puncog ha anche affermato che il personale della sicurezza
non portava o utilizzava nessuna arma letale lo scorso venerdì
nell'occuparsi della sommossa. ...
"Secondo Qiangba Puncog, la violenza è stata il risultato di una
cospirazione tra gruppi interni ed esteri che sostengono la causa
dell''indipendenza del Tibet'. 'La cricca del Dalai Lama ha
diretto, pianificato ed attentamente organizzato la sommossa".
"Secondo Qiangba Puncog, il 10 marzo, 49 anni fa, i proprietari di
schiavi del vecchio Tibet lanciarono una ribellione mirata a spaccare il paese.
Quella ribellione fu rapidamente domata. Tutti gli anni dal 1959, alcuni
separatisti all'interno ed all'esterno della Cina hanno condotto delle
attività attorno al giorno della ribellione. ...
"Qualsiasi tentativo secessionista di sabotare la stabilità del
Tibet non otterrà l'appoggio del popolo ed è destinato a fallire,
ha detto".
Incontro a New Delhi
Qualunque cosa stia accadendo in Tibet è in preparazione da lungo
tempo. Lo scorso giugno a New Delhi, India, è stata tenuta una conferenza
degli "Amici del Tibet". E' stata descritta come una conferenza
per la separazione del Tibet.
Il sito di notizie phayul.com allora riferì che alla conferenza si
raccontava di "come le Olimpiadi potessero fornire l'unica
possibilità dei tibetani per apparire e protestare". Fu emanato un
appello per proteste in tutto il mondo, una marcia di esiliati dall'India
al Tibet e proteste all'interno del Tibet—tutto collegato alle
prossime Olimpiadi di Pechino.
Questo fu seguito da un appello questo trascorso gennaio per una
"rivolta" in Tibet, emanato da organizzazioni basate in India. Il
rapporto di notizie del 25 gennaio diceva che il "Movimento di Rivolta del
Popolo Tibetano" era stato costituito il 4 gennaio per concentrarsi sulle
Olimpiadi del 2008 a Pechino. La data di inizio per la "rivolta"
doveva essere il 10 marzo.
Al momento al quale l'appello venne emanato, l'ambasciatore USA in
India David Mulford si incontrava con il Dalai Lama a Dharamsala, India. Il
Sottosegretario di Stato USA Paula Dobriansky fece una visita simile a
Dharamsala lo scorso novembre. La Dobriansky è anche membro del neocon
Project for a New American Century. E' stata coinvolta nelle cosiddette
rivoluzioni colorate in Europa orientale.
Phayul.com riferisce che la dichiarazione del gruppo della
"Rivolta" del Tibet dice che agisce "nello spirito della Rivolta
del 1959".
La rivolta del 1959
Conoscere di più della "rivolta" del 1959 potrebbe aiutare
nella comprensione degli avvenimenti di oggi in Tibet.
Nel 2002 è stato pubblicato dalla University Press of Kansas un libro
intitolato "La guerra segreta della CIA in Tibet". I due
autori—Kenneth Conboy della Heritage Foundation e James Morrison, un
veterano dell'esercito istruttore alla CIA—espongono dettagliatamente
con orgoglio come la CIA avviò e diresse il cosiddetto movimento di
resistenza del Tibet. Lo stesso Dalai Lama era nel libro paga della CIA ed
approvò i piani della CIA per la rivolta armata.
La CIA mise a capo del sanguinoso attacco armato del 1959 il fratello del
Dalai Lama, Gyalo Thodup. Un esercito contra venne addestrato dalla CIA in
Colorado e poi paracadutato in Tibet con aerei dell'aeronautica militare
USA.
L'attacco del 1959 è stato un tentativo di colpo di stato
progettato ed organizzato dalla CIA, molto come la successiva invasione della
Baia dei Porci della Cuba socialista. Lo scopo era di rovesciare
l'esistente governo tibetano ed indebolire la Rivoluzione Cinese cercando
allo stesso tempo di legare il popolo del Tibet agli interessi imperialisti
degli USA. Cosa dice questo della rivolta di marzo di oggi, che viene compiuta
nello stesso spirito?
19 Marzo 2008
Gary Wilson
http://freebooter.da.ru/
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